Le conversazioni del Managers’Cafè – La creatività come leva di successo

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Mercoledì 1 febbraio ci siamo incontrati per il consueto appuntamento con il salotto del MANAGERS’CAFE’. Nonostante il freddo ed un cielo nuvoloso, si è parlato di un tema tradizionalmente associato alla bella stagione ed alle rinnovate energie primaverili: la creatività. Così come non vi è un periodo dell’anno più adatto, allo stesso modo tutti possono essere creativi: ciò che è necessario è definire le migliori strategie per far emergere questa dote.

Per cominciare la discussione siamo partiti dalla storia di Aurora. Giovane project manager, Aurora si è affermata nella sua azienda grazie alle notevoli capacità organizzative e logistiche. La sua attenzione per i dettagli e la grande precisione nello strutturare le attività, le hanno permesso di ottenere la stima della dirigenza e di tutti i colleghi. Proprio per questa grande fiducia, il superiore di Aurora decide di metterla alla prova, chiedendole di implementare un progetto per il quale è necessaria una grande creatività. Si tratta di un arduo compito per Aurora; dovrà, infatti, uscire dalla sua confort zone fatta di schematicità ed organizzazione per confrontarsi con una qualità che non ha mai approfondito. La domanda, quindi, è: quali sono le strategie più efficaci e le risorse migliori per far fiorire la propria creatività in ambito professionale?

Per rispondere a questo difficile interrogativo si è deciso di delineare l’approccio utilizzato da un’azienda indissolubilmente legata alla creatività, la “Disney strategy”. Questa metodologia è stata implementata dalla Disney a partire dagli anni ’30 ed è tuttora in uso data la sua efficacia nella realizzazione della maggior parte dei più iconici cartoni animati dell’ultimo secolo. La “Disney strategy” prevede la successione di tre distinte fasi creative che non implicano solo diversi modi di pensare, ma anche diverse posture del corpo. La prima parte si può definire come quella del sogno ad occhi aperti. In questo momento è centrale la libera espressione di ogni idea sull’argomento, senza porsi limiti di realizzabilità o dilungarsi in critiche sulla pertinenza di esse. Per poter meglio sfruttare questo flusso di ingegno, il corpo deve essere in una posizione rilassata e tranquilla. La seconda fase è quella della realizzazione, durante la quale vengono definite le risorse e le azioni necessarie allo sviluppo concreto di ogni idea. Ancora una volta è importante procedere senza nessuna selezione, qualsiasi pensiero emerso nella prima parte deve essere considerato. Una postura eretta e vigile è la migliore per concentrarsi sui dettagli pratici. Il terzo ed ultimo passaggio del processo è quello della critica. Qui è richiesta la massima razionalità nel valutare e scegliere le idee migliori e maggiormente realizzabili secondo le proprie possibilità. Così come le maglie del colino si restringono, il corpo in questa fase è contratto e chiuso su sé stesso in modo da favorire la scrematura di tutto quello che si è pensato prima.

Al termine dei lavori dei tre gruppi chiamati ad utilizzare la “Disney strategy” per definire le migliori condizioni per stimolare la creatività in un team aziendale sono emersi diversi elementi in comune e spunti interessanti. In particolare, tutti i partecipanti sono stati d’accordo nell’individuare uno stretto legame tra creatività e benessere. Tutti i gruppi hanno, infatti, sottolineato la necessità di uno spazio adeguato a promuovere il massimo benessere in termini sia fisici che mentali. Un luogo in grado di suscitare la creatività anche in persone diverse a cui possono servire stimoli differenti. A tal proposito alcuni partecipanti hanno espresso la loro preferenza per una strategia che privilegi la critica sull’immaginazione. Al contrario della “Disney strategy”, alcune persone riescono a sviluppare le loro idee solo dopo averle preventivamente selezionate. In questo senso è stato chiaro come la creatività sia una dote che si manifesta in maniera differente venendo molto influenzata dall’esperienza personale di ognuno. Nonostante queste distinzioni, la discussione ha fatto emergere una posizione comune su un aspetto fondamentale per sviluppare al meglio questa dote. Si è, infatti, evidenziato come per essere creativi serva sempre un’azione di bilanciamento tra critica ed immaginazione. Il prevalere di una facoltà sull’altra porta inevitabilmente o alla definizione di sogni irrealizzabili o alla prematura bocciatura di idee valide. E voi cosa pensate della creatività? Avete esperienze in merito da condividere? Scrivetecelo nei commenti!

Un ringraziamento  a Davide Tanto per la redazione del post.

Vi aspettiamo al prossimo MANAGERS’CAFE’ mercoledì 8 marzo con un altro caso di business sul quale confrontarci insieme.

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MANAGERS’CAFE’ – 1 Febbraio 2023: La creatività come leva di successo

Blog Feb_23

Iniziamo la stagione del MANAGERS’CAFE’ parlando di creatività. La creatività è oggi una competenza chiave per il successo proprio e delle organizzazioni. Abbiamo bisogno di creatività per affrontare la complessità del mondo in cui viviamo.  Nel pensiero comune la creatività è vista come un dono, ce l’hai o non ce l’hai. Tutti gli studi di neuroscienza cognitiva invece indicano che la creatività è una competenza e come tale nasce e può crescere in ciascuno di noi. Ma come possiamo imparare a riconoscerla nostra creatività e come coltivarla? In quali contesti e ruoli è diventata competenza chiave?
Ti aspettiamo per confrontarci creativamente su un tema attuale e dibattuto. Come ogni mese lo spunto di riflessione lo prendiamo da un caso aziendale. 

MERCOLEDÌ 1 febbraio 2023   18.00-19.30
Formazione Network – WEB MEETING

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 La partecipazione è gratuita e limitata a 20 persone, quindi affrettati ad iscriverti

IL CASO AZIENDALE: Nella definizione degli obiettivi strategici dell’anno appena iniziato, la direzione di una media azienda tecnologica ha deciso di investire in un importante progetto interno di riorganizzazione del suo modo di gestire i progetti, per passare da una visione parcellizzata a breve periodo ad una di più ampia portata focalizzata sul portafoglio. La direzione è consapevole del fatto che chi verrà incaricato di portarsi a casa questo progetto dovrà possedere competenza tecnica, profonda conoscenza dell’azienda ed allo stesso tempo una buona dose di creatività.  La loro scelta di leadership cade su Aurora, una project manager senior solida, molto performante, determinata nel portarsi a casa gli obiettivi. Aurora è molto contenta della responsabilità che la direzione le affida. Sa di essere competente, organizzata e determinata, ma non si sente altrettanto sicura della creatività che la direzione le richiede. Sarà in grado di offrire una risposta originale al problema? Cosa deve fare per sviluppare la sua creatività? E quando avrà accresciuto la sua abilità creativa, che vantaggi nel trarrà la sua carriera? Aurora ha bisogno di confrontarsi su questi temi, e si rivolge al nostro Managers’ Cafè di Febbraio.

 

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MANAGERS’CAFÉ è gestito e facilitato dai coach e consulenti di Formazione Network, che mettono a disposizione la loro ricca e diretta esperienza di consulenza organizzativa e di sviluppo di leadership e di business. Sei un manager, un dirigente, un imprenditore,  un professionista? Ti aspettiamo al MANAGERS’CAFE’. Partecipando attivamente al MANAGERS’CAFÉ ti eserciti ad affrontare e risolvere i momenti problematici della tua vita.

FORMAZIONE NETWORK TRA UN MANAGERS’CAFE’ E L’ALTRO

WORKSHOP: OKR per ALLINEARE GLI OBBIETTIVI DI PERFORMANCE
L’inizio anno è il momento in cui fissiamo gli obbiettivi per lo sviluppo dell’organizzazione, del dipartimento e delle persone.  Per avere una coerente cascata di obbiettivi abbiamo organizzato il workshop  ALLINEARE GLI OBBIETTIVI DI PERFORMANCE con tutti i manager di un’azienda. In questo Workshop abbiamo introdotto la metodologia OKR.  Concentrarsi  su risultati che portano valore all’organizzazione, identificare una misura del livello di valore da raggiungere focalizza il lavoro dei team e degli individui

Vuoi saperne di più, contattaci a info@formazione-network.it 

Abbiamo imparato

I partecipanti sono molto soddisfatti perché con gli  OKR sono riusciti in poco tempo a definire obbiettivi monitorabili quantitativamente e coinvolgenti per i propri collaboratori. I collaboratori ed i team hanno iniziato a  lavorare con energia  ed impegno. Inoltre fissare obbiettivi in questo modo permette di  attivare un dialogo sulla performance tra manager, team ed individui  che durerà tutto l’anno.

Verona Professional Women Network – Viva l’Estate Veronese: Storytelling con Degustazione Vino

 

Verona Professional Women Network e Formazione Network sono liete di invitarti ad una serata di STORYTELLING CREATIVO nella tenuta Tenuta Valleselle Tinazzi a Bardolino.

 

MERCOLEDI’ 19 Luglio ore 19.30
Tenuta Valleselle Tinazzi, Bardolino
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Gli odori, gli aromi, i colori  sono intimamente legati alle nostre emozioni e stimolano la nostra creatività, agiscono su ciascuno di noi in modo diverso. Ascoltare un vino assaggiandolo, odorandolo ci porta in un nuovo viaggio della fantasia a cui possiamo dar sostanza con parole ed immagini.

Grazie ad un percorso guidato, che utilizza le tecniche di storytelling,  andremo ad esplorare attraverso un percorso sensoriale le storie e le parole che emergono dagli stimoli che arrivano grazie alla  degustazione dei vini Tinazzi.
Abbiamo scelto di esplorare la dimensione creativa  giocando  sul potenziale evocativo e sulla facoltà individuale di dare un nome ed una storia agli odori ed ai sapori.

Saper costruire racconti  per condividere le nostre esperienze professionali e sviluppare networking è una competenza importante che va esercitata.