
Oggi primo mercoledì di Agosto il MANAGERS’CAFE‘ è in vacanza ma vogliamo farci ricordare e stimolare, anche se in questo periodo solo virtualmente, la riflessione sulle situazioni che emergono nel lavoro. Riprendiamo quindi le conversazioni del MANAGERS’CAFE’, in cui vi raccontiamo le considerazioni dei nostri ospiti durante gli incontri.
Il tema da cui ripartiamo è quello che abbiamo affrontato a Maggio: come instaurare una buona relazione professionale con un collaboratore che è anche un amico.
Al lavoro passiamo almeno un terzo delle nostre giornate ed è normale che si stringano con colleghi relazioni che a volte diventano amicizie profonde. In questo caso il confine tra il rapporto professionale e l’amicizia è ben chiaro. Quali sono invece le sfide nella situazione opposta, in cui un amico viene a lavorare con noi? Cosa fare per stabilire dei confini sani tra il rapporto professionale e quello personale?
Queste sono le domande emerse dalla storia di Ezio, capo dipartimento di una società Informatica che ha urgente bisogno di un bravo Project Manager, e che ha selezionato per la posizione un caro amico.
Per affrontare l’argomento abbiamo considerato i pro e contro, per l’azienda e per il manager nell’inserire nel proprio team un amico.

Fondamentalmente da quanto è emerso la velocità di inserimento è un fattore chiave a favore dell’assunzione di un amico. I contro emergono in un secondo momento se il Manager non è preparato a gestire possibili difficoltà che mettono in discussione la sua leadership o la sua amicizia.
Il MANAGERS’CAFE’ ha preparato 7 situazioni difficili in cui, dalla nostra esperienza, si potrebbe trovare il manager ed abbiamo chiesto ai partecipanti di immaginarsi concretamente ciò che potrebbe succedere, identificare la peggiore azione che il manager potrebbe fare in quella situazione e quindi, con un ribaltamento logico, trovare l’azione o le azioni che possono risolvere i problemi.
Spesso è più facile identificare ciò che non dobbiamo fare anziché ciò che dobbiamo fare, per questo motivo abbiamo utilizzato il metodo FLIP. Partire dal negativo e girare in positivo.
Situazione 1 che ha impatto negativo sulla Reputazione del Manager:
Fidarsi ciecamente progetto sviluppato dall’amico e accorgersi solo successivamente che si sono verificati dei problemi / emersi errori.
AZIONE peggiore che il manager potrebbe fare in una situazione simile: Dare tutta la responsabilità al suo amico, anziché mettersi in discussione. O, peggio, trovare un altro capro espiatorio per coprire le mancanze del suo amico.
AZIONE da fare, trasformando l’azione peggiorativa in una (o più) azioni che migliorino la situazione: Strutturare un processo di controllo sull’operato di Silvano.
Situazione 2 che ha un impatto negativo sulla Reputazione dell’Amico:
Promozione dell’amico. Viene vista come raccomandazione e non come merito. Idem per ogni sua conquista.
AZIONE peggiore che il manager potrebbe fare in una situazione simile: Festeggiare platealmente i meriti e le competenze dell’amico.
AZIONE da fare, trasformando l’azione peggiorativa in una (o più) azioni che migliorino la situazione: Strategia a breve termine: informare tutti i colleghi dei progetti e di come sono stati condotti, in particolare dall’amico. Strategia a medio termine: informare tutti delle responsabilità che il nuovo ruolo di Silvano comporta. Strategia a lungo termine: attuazione di un sistema di valutazione delle prestazioni di tutti i componenti del team (chi dimostra, cresce).
Situazione 3 che ha un impatto negativo sui Progetti: Durante una riunione, Silvano espone e sostiene le sue ragioni “oltre” il professionale, rendendo faticoso, per Ezio, contenerlo.
AZIONE peggiore che il manager potrebbe fare in una situazione simile: Non arginarlo, anzi appoggiarlo attribuendo colpe ad altri reparti / colleghi.
AZIONE da fare, trasformando l’azione peggiorativa in una (o più) azioni che migliorino la situazione: Arginarlo durante la riunione, facendo una battuta che “rompa” il ghiaccio creato a seguito della reazione dell’amico. Dopo la riunione, chiamarlo per una conversazione professionale il comportamento adeguato all’ambiente di lavoro.
Situazione 4 che ha un impatto negativo sui Clienti: Reclamo da parte del cliente sul progetto realizzato dall’amico dove le responsabilità di ambo le parti non sono così chiare.
AZIONE peggiore che il manager potrebbe fare in una situazione simile: Scaricare le responsabilità sulla squadra dicendo al cliente che le colpe sono dei suoi collaboratori.
AZIONE da fare, trasformando l’azione peggiorativa in una (o più) azioni che migliorino la situazione: Il manager chiarisce al suo interno le responsabilità e insieme al team definisce una strategia per rispondere al reclamo e migliorare i rapporti con il cliente.
Situazione 5 che ha un impatto negativo sul loro Rapporto di Amicizia: In caso di mancato raggiungimento degli obbiettivi, il giudizio negativo ha un impatto negativo sull’amicizia.
AZIONE peggiore che il manager potrebbe fare in una situazione simile: Cambiare il ruolo all’amico. L’essere indulgente verso l’amico, creando una situazione poco obbiettiva e ingiusta verso il resto del team.
AZIONE da fare, trasformando l’azione peggiorativa in una (o più) azioni che migliorino la situazione: Feedback strutturato all’amico con un piano di miglioramento. Disponibilità personale.
Situazione 6 che ha un impatto negativo sui Rapporti con gli altri Dipartimenti: Il Manager ed il suo team sono responsabili di un progetto aziendale interdipartimentale. l’amico è capo progetto e compie errori che ricadono sul lavoro degli altri con effetto domino. Il manager non ha la forza di farglielo capire e questo genera malcontento e perdite economiche.
AZIONE peggiore che il manager potrebbe fare in una situazione simile: Il manager e l’amico si accordano per nascondere gli errori commessi , facendo ricadere la colpa sugli altri componenti del team con gravi conseguenze disciplinari (lettera di richiamo).
AZIONE da fare, trasformando l’azione peggiorativa in una (o più) azioni che migliorino la situazione: Riunirsi con gli altri dipartimenti per capire quale sia la situazione, fare un’analisi di quanto non ha funzionato nel processo. Trovare i correttivi da attuare (affiancamento di Silvano, divisione migliorativa dei compiti affidati, comprendere anche quanto il carattere abbia influenza…).
Situazione 7 che ha un impatto negativo sul Rapporto con il Capo del Manager: Difficoltà nel progetto per tempo e/o costi non in linea con le previsioni.
AZIONE peggiore che il manager potrebbe fare in una situazione simile: Nascondere / coprire il problema. Peggio ancora, fornire dati falsi.
AZIONE da fare, trasformando l’azione peggiorativa in una (o più) azioni che migliorino la situazione: “Abbiamo un problema”: riunione di team con l’Amministratore Delegato per condividere i dati ed un piano di intervento. il Manager prende da parte l’amico e, prima della riunione di team, gli fa presente che la fiducia in lui è alta e, proprio per questo, si aspetta che un problema simile venga a segnalato molto prima.
Anticipare le situazioni critiche e sapere già come muoversi in casi simili ci prepara, ci rende consapevoli dei rischi e ci premette di ottenere il meglio de noi stessi e dai nostri collaboratori.
In sintesi siamo arrivati alla conclusione che un Manager può lavorare con amici se ha forti competenze di feedback, di comunicazione,chiarezza nell’esprimere le proprie aspettative, e di gestione di team. E’ importante essere consapevoli che la percezione che abbiamo degli altri dipende moltissimo dall’ambiente in cui li frequentiamo. Lavorare con un amico o un’amica significa conoscersi meglio, da punti di vista nuovi, non dobbiamo quindi dare nulla per scontato.
Fatto questo primo passo, il rapporto lavorativo e personale potrà svilupparsi al meglio.
A voi è capitato di lavorare con un amico o un’amica? Com’è andata? Se volete, fatecelo sapere e racconteremo la vostra storia.
Il Managers’Café tornerà il primo mercoledì di ottobre, è aperto a tutti fino ad un limite di 20 partecipanti. Seguiteci nei gruppi di Linkedin e Facebook .
Un ringraziamento come sempre Paola Angelucci per il supporto SEO.