MANAGERS’CAFE’ – 6 Dicembre 2023: “Cosa vuoi che sia!” Le parole contano?

Per la prima volta dalla nascita del  MANAGERS’CAFE’,  quasi sette anni fa, l’argomento del nostro incontro è stimolato da quanto accaduto nella cronaca italiana. In questo appuntamento la storia, fonte del dibattito, è quella di un gruppo di giovani donne che chiede alla propria azienda di creare delle iniziative per parlare degli stereotipi legati al ruolo delle donne nella società. Chiedono che l’attenzione al tema dei comportamenti violenti degli uomini verso le donne non si limiti all’indossare il fiocco rosso ma che diventi oggetto di dibattito e progetti HR. E’ una richiesta sensata? Sono più i pro o i contro? Questi argomenti hanno un impatto aziendale o solo personale e sociale?  

Partecipa al Managers’ Cafè per trovare insieme risposte a queste domande.

MERCOLEDÌ 6 DICEMBRE 2023   18.00-19.30
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 La partecipazione è gratuita e limitata a 20 persone, quindi affrettati ad iscriverti

IL CASO AZIENDALE: Giovanna, Francesca e Lucia si sono presentate inaspettatamente nell’ufficio Risorse umane chiedendo una riunione per parlare del linguaggio che colleghi e talvolta colleghe utilizzano durante i pranzi e le pause caffè. Queste tre ragazze sono delle giovani ingegnere che lavorano in una media azienda italiana che fa parte di un importante gruppo internazionale, sono tre impegnate professioniste i cui risultati superano le aspettative dei rispettivi capi.
Le tre ingegnere ritengono che nelle conversazioni informali davanti ai temi legati alla parità di genere e all’indipendenza femminile, più di una volta si sono trovate davanti ad una frase che chiude il confronto: “ma cosa vuoi che sia”. Questa frase impedisce il possibile dialogo e minimizza l’effetto di comportamenti che hanno un impatto negativo sulle relazioni tra colleghi e possono diventare pericolosi per le donne stesse.
Poiché l’azienda è un luogo in cui passiamo molto del nostro tempo e visto che nella loro organizzazione sono sempre di più i tecnici donne, le “ragazze” sono convinte che la cultura del rispetto e della parità debba essere perseguita anche qui e chiedono alle Risorse Umane di intervenire.
E’ utile parlare di parità di genere nelle aziende? La sensibilità al linguaggio è una prerogativa delle giovani generazioni che non ha senso perseguire in azienda? Sottolineare che certi comportamenti e certo linguaggio riflettono stereotipi che nella quotidianità sono un impedimento per la carriera delle “ragazze”, ha impatto sulla performance e sul futuro delle aziende?

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MANAGERS’CAFÉ è gestito e facilitato dai coach e consulenti di Formazione Network. Mettiamo a disposizione la nostra ricca esperienza di consulenza organizzativa e di sviluppo di leadership e di business.
Il MANAGERS’CAFÉ offre un ambiente informale e accogliente per esercitarsi ad affrontare e risolvere le sfide della vita professionale, in cui incontrare altre persone con cui condividere punti di vista ed  esperienze.

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Sviluppare una strategia di crescita per il prossimo futuro

Fine anno è il momento per fare dei bilanci  e guardare avanti in modo strategico per definire le iniziative di crescita del futuro. E’ quello che abbiamo fatto con un nostro cliente, in cui abbiamo guidato la Direzione nell’esplicitare tutti gli elementi che compongono la loro strategia di crescita. La strategia è spesso ben chiara nella  testa dei direttori  ma non è sempre esplicitata per essere condivisa con i le prime linee e gli altri collaboratori.
Abbiamo imparato che il Growth Strategy Canvas, lo strumento che abbiamo scelto facilitare la discussione strategica, è molto potente nel tenere traccia delle moltissime le idee, informazioni e decisioni che vanno a  comporre una strategia aziendale. Nelle normali conversazioni, tutti questi input non sono facilmente inquadrabili in un ordine che consenta di costruire una comunicazione chiara e condivisa che guidi gli obiettivi di tutti i responsabili. 


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MANAGERS’CAFE’ – 4 Ottobre 2023: Transformational Deficit – Come trovare energie per il cambiamento

Nuova stagione del MANAGERS’CAFE’, lo spazio di networking informale per confrontarsi con le situazioni che viviamo nelle nostre realtà lavorative. Ripartiamo parlando di cambiamento e delle energie personali e di team che servono per realizzarlo. Ti aspettiamo il primo mercoledì del mese on-line.

Il periodo di vacanza  è finito e anche il MANAGERS’CAFE’ torna in attività, aprendo questa nuova stagione di incontri parlando di progetti di cambiamento. La trasformazione del business continua ad essere una priorità strategica delle aziende e questi mesi autunnali sono, di solito, quelli più adatti a far partire nuove iniziative, approfittando anche delle energie ricaricate con il riposo estivo.
Preparandoci ad affrontare la nuova sfida, sorgono domande e riflessioni: Siamo personalmente pronti a sostenere un nuovo progetto di cambiamento? Come trovare abbastanza energie per gestire il lavoro quotidiano, lo sforzo del cambiamento e le aspettative dei nostri collaboratori? Come colmare il “transformational deficit”, il divario tra lo sforzo per il cambiamento e la disponibilità al cambiamento delle persone?

Partecipa al Managers’ Cafè per trovare insieme risposte a queste domande.

MERCOLEDÌ 4 OTTOBRE 2023   18.00-19.30
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IL CASO AZIENDALE: Le ferie sono finite e Zeno è pronto a riprendere  i suoi impegni di manager. Tornando al lavoro, non è stata una sorpresa l’annuncio ufficiale della partenza di un grosso progetto di digitalizzazione che sicuramente coinvolgerà anche il suo gruppo di Servizio Clienti. La Direzione ha più volte dichiarato di tenere molto a questo progetto, inquadrandolo nella nuova strategia di  business che il nuovo sistema consentirà di implementare.
Nelle chiacchiere di corridoio molti collaboratori e colleghi si stanno già lamentando poiché  questo (ennesimo) progetto speciale si accavallerà agli impegni di tutti i giorni, allungando le ore di lavoro e causando molta confusione Come sempre, chi non apprezza il cambiamento non ne vede  l’utilità, visto soprattutto che il lavoro bene o male funziona e l’azienda sta andando molto bene Zeno sa che, come manager, questo progetto lo pone in una posizione scomoda ed esposta sia alle aspettative della direzione che alle richieste e domande dei suoi collaboratori. Quando ne parla con il suo capo si sente entusiasta per le possibilità future che il sistema aprirà, ma appena torna al suo giorno per giorno, alle conversazioni davanti alla macchinetta del caffè con collaboratori e colleghi, il suo entusiasmo si sgonfia. Qual è il miglior atteggiamento da adottare nel cambiamento? Come bilanciare le esigenze di cambiamento della direzione con le aspettative dei propri collaboratori? Come gestire la propria fatica del cambiamento e quella del proprio team?

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Gestire il tempo e lo stress

Stiamo lavorando ad un corso di gestione del tempo e dello stress per un nutrito gruppo di donne che lavorano in una azienda nostra cliente. L’argomento ovviemente non ci è nuovo, non è la prima volta che facciamo formazione su questi temi. Però ora, dopo tutto quello che è successo (e sta ancora succedendo) nel nostro mondo, il tema ha acquisito tutto un altro tono. Siamo tutti (noi incluse!) un po’ più stressati ed ansiosi, anche se abbiamo più  strumenti a nostra disposizione per gestire le perdite di tempo e per facilitare la conciliazione tra vita privata e lavoro. Siamo pronte a confrontarci su questo tema, pronte ad imparare con le nostre partecipanti!


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MANAGERS’CAFE’ – 10 Maggio 2023: Sostenere il Business con la comunicazione interna

Vi aspettiamo al MANAGERS’CAFE’ di Maggio per confrontarci sul contributo che ciascuno può dare per rendere la  comunicazione interna leva di successo per il nostro business.

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Che impatto ha la comunicazione interna sull’immagine esterna dell’azienda? Come costruire una comunicazione interna allineata ed efficiente? Sono queste le domande che ci poniamo nel MANAGERS’CAFE’ di Maggio. La comunicazione è come l’acqua, scorre dove trova spazio, e quando è ben regolamentata rivitalizza ogni angolo dell’azienda. Seguendo la storia recente di Anna, ci addentriamo nel complesso mondo della comunicazione interna, quella narrazione  che motiva e responsabilizza le  persone ed è la base per creare un brand aziendale attraente per possibili nuovi collaboratori, clienti e partner.

MERCOLEDÌ 10 MAGGIO 2023   18.00-19.30
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IL CASO AZIENDALE: Anna ha finalmente realizzato il sogno della sua carriera e della sua vita. Per tanti anni ha lavorato, con successo, in diverse grandi aziende milanesi, e si è costruita una brillante carriera, crescendo da addetta amministrativa fino a ricoprire il ruolo di Capo di amministrazione e finanza della regione europea (CFO Europe). L’unico suo cruccio è la difficoltà di coniugare carriera e vita personale; per molto tempo ha cercato una posizione adatta a lei, in cui poter progredire professionalmente ed allo stesso tempo avvicinarsi alla sua famiglia. Finalmente l’occasione giusta è arrivata, e da un paio di mesi Anna è diventata Amministratore Delegato di una media azienda veneta. Anna è molto in sintonia con il proprietario e fin da subito il suo contributo è stato ascoltato ed apprezzato. Nel cambiare ambiente di lavoro dalla grande azienda ad un’azienda molto più piccola e padronale, la cosa che l’ha colpita e disorientata di più è stata la mancanza di punti di riferimento e modalità certe nella comunicazione interna. Tutto funziona molto bene, grazie al carisma dell’imprenditore, ma Anna fatica ancora ad operare con sicurezza ed incidere positivamente. Sta riflettendo su quali siano davvero le sue esigenze, e come queste possano servire per costruire un sistema di comunicazione che sia di supporto all’ulteriore crescita aziendale a cui lei e l’imprenditore stanno lavorando. Quali sono gli obbiettivi della comunicazione interna? Come influisce la comunicazione interna sul branding aziendale? Cosa fare per rendere la comunicazione interna una leva di successo per il business?

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Gestire il tempo e lo stress

Stiamo lavorando ad un corso di gestione del tempo e dello stress per un nutrito gruppo di donne che lavorano in una azienda nostra cliente. L’argomento ovviemente non ci è nuovo, non è la prima volta che facciamo formazione su questi temi. Però ora, dopo tutto quello che è successo (e sta ancora succedendo) nel nostro mondo, il tema ha acquisito tutto un altro tono. Siamo tutti (noi incluse!) un po’ più stressati ed ansiosi, anche se abbiamo più  strumenti a nostra disposizione per gestire le perdite di tempo e per facilitare la conciliazione tra vita privata e lavoro. Siamo pronte a confrontarci su questo tema, pronte ad imparare con le nostre partecipanti!


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Le conversazioni del Managers’Cafè – Cambiamento costante, team vincente

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Come ogni mese, mercoledì 8 marzo siamo tornati a confrontarci con un nuovo caso di business nel salotto del MANAGERS’CAFE’. In questa occasione abbiamo affrontato un tema che è ben presente nella vita quotidiana di qualsiasi professionista: la gestione dello stress. Il problema è già molto discusso e vede un’infinità di soluzioni personali, quindi abbiamo adottato una prospettiva diversa, sulla quale il dibattito in Italia non è particolarmente sviluppato. Invece di considerare la dimensione individuale della questione, ci siamo concentrati sullo sviluppo e sull’implementazione di strategie collettive per affrontare lo stress in un team.

Rispettando la “tradizione” del nostro Cafè, abbiamo condiviso la storia di Simone. Responsabile di un gruppo di circa dieci persone, Simone è impiegato in un’azienda molto dinamica e di grande successo. L’evoluzione senza sosta della realtà dove lavora si traduce nella continua implementazione di nuovi progetti ed in una costante sovrapposizione di diverse priorità. Ciò non è mai stato un problema per Simone grazie all’adattabilità ed alla creatività nell’uso di processi e strategie di management con le quali guida il suo team. Nonostante cerchi di infondere sempre una mentalità solare e positiva ai colleghi, ben presto si rende conto che il livello di stress nel suo gruppo continua ad aumentare, riducendo, di conseguenza, l’innovazione e la creatività con le quali vengono di solito affrontati i nuovi impegni lavorativi. La domanda, quindi, è: quali sono i migliori strumenti manageriali che Simone può introdurre per supportare il suo team a mantenere alto il livello di energia?

Per risolvere questo arduo quesito, si è fornita una lista di diverse attività anti-stress che possono essere introdotte nella routine di un gruppo di lavoro. Queste possibili iniziative sono: riunione camminata (riunione svolta all’aperto e in movimento), creazione di un rituale per chiudere la giornata, stretching da scrivania, sessioni di Yoga o di Tai Chi, pranzo detox, training autogeno, attività artistiche e ascolto di gruppo di musica. Il compito dei partecipanti era quello di selezionare le attività migliori da introdurre per recuperare collettivamente le energie nel team. Oltre alla scelta, si doveva, però, anche sviluppare una pianificazione per introdurre le strategie e per coinvolgere al massimo tutti i membri del gruppo nel loro svolgimento. Si poteva, inoltre, lavorare di fantasia proponendo ulteriori alternative.

Il confronto con un tema così originale ed in contrasto con la narrazione, molto diffusa, che la qualità di un lavoratore si misura dalla quantità di fatica che svolge, ha subito generato grandi dibattiti che hanno completamente sostituito il lavoro di gruppo previsto. In particolare sono emerse tre principali preoccupazioni. La prima si è concentrata sulla difficoltà nel conciliare le strategie individuali di gestione dello stress con quelle adottate collettivamente. L’introduzione di un momento rilassante per tutti può, infatti, sortire effetti negativi sui singoli, i quali possono percepirlo come un ulteriore impegno o come una distrazione non necessaria dalla routine lavorativa. Una seconda criticità coinvolge lo spirito del team. Vi deve essere una grande comunione di intenti e volontà per superare le resistenze individuali a lasciarsi coinvolgere in nuove attività, tra l’altro spesso non incluse negli obblighi contrattuali. L’ultimo potenziale problema riguarda la figura del responsabile che implementa le strategie. Non solo deve conoscere al meglio il suo team e capirne chiaramente le necessità collettive, ma deve anche rispettare la sensibilità di ognuno nel valutare ed introdurre le sue proposte.

Nonostante le numerose difficoltà percepite, la discussione ha generato delle proposte molto interessanti non tanto riguardanti i singoli strumenti, ma piuttosto le accortezze da adottare in generale. In primis, si è sottolineato come sia fondamentale creare il bisogno. Il successo di qualsiasi attività per ridurre la spesa di energia nasce, infatti, da una presa di coscienza collettiva del problema. Rendere consapevole ognuno e proporre al meglio le strategie scelte sono, dunque, due passi fondamentali. Bisogna, poi, adottare una politica dei piccoli passi. L’introduzione degli strumenti deve essere graduale e in nessun modo obbligatoria. Se poi questi momenti sono sempre vissuti non solo come anti-stress, ma anche come azioni di team-building, eventuali resistenze individuali possono essere superate dal successo e dall’entusiasmo del gruppo nel partecipare. In questo modo, inoltre, l’attività scelta diventa parte fondante dell’identità del team, il quale inizierà a richiederla costantemente e a svilupparla con nuove proposte. E voi pensate ci siano altre criticità o ulteriori modalità di affrontare collettivamente lo stress? Conoscete delle particolari attività che hanno avuto buoni risultati in proposito? Scrivetecelo nei commenti!

Vi aspettiamo al prossimo MANAGERS’CAFE’ mercoledì 5 aprile con un altro caso di business sul quale confrontarci insieme.

Un ringraziamento  a Davide Tanto per la redazione del post.

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MANAGERS’CAFE’ – 5 Aprile 2023: Perché è importante curare la propria visibilità in azienda

Copia di Blog _aprile23

Nel MANAGERS’CAFE’ di primavera parleremo di visibilità professionale, della capacità di farsi notare e riconoscere come professionista autorevole e competente nel proprio campo di lavoro. Soprattutto oggi con il lavoro flessibile è importante essere strategici nella gestione della propria visibilità. Essere visibili è una leva di sviluppo per se stessi e aiuta il proprio team ad accrescere la sua autorevolezza.  Chi ha un buon personal branding ha maggior possibilità di dimostrare il proprio valore e raccolglie maggiori opportunità di carriera e successo professionale. Vi aspettiamo al MANAGERS’CAFE’ di Aprile, durante l’incontro discuteremo di cosa vuol dire visibilità professionale  e quali sono le barriere personali e culturali che ci ostacolano nella costruzione di un buon branding professionale.

MERCOLEDÌ5 APRILE 2023   18.00-19.30
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IL CASO AZIENDALE: ll 2023 è un anno magico per l’azienda. I contratti stanno arrivando veloci, e molti sono stipulati con nuovi clienti importanti. Il gruppo di project management sta lavorando bene, ma sta arrivando il momento in cui, neanche con tutta la buona volontà, si riuscirà a dare sostegno ai clienti con la qualità di sempre. Tarcisio, capo del gruppo, sta cercando nuove persone per rafforzare il team e far fronte all’aumento di lavoro. Francesca, HR manager, gli parla di Max, un giovane ingegnere, in azienda già da qualche anno, di cui però Tarcisio non ha mai sentito parlare. Max infatti è una persona molto discreta, poco visibile in azienda, anche se, le poche volte che viene nominato dai colleghi, i feedback sono sempre positivi. Francesca, consapevole del fatto che Max deve uscire dal suo guscio e dalle sue aree di confort, per far crescere la sua leadership e soprattutto la sua visibilità professionale.
Essere visibile e considerato come un professionista autorevole, e ancor di più saper rappresentare il proprio team, sono caratteristiche indispensabili per rinforzare la propria leadership e permettere al cliente di affidarsi. Cosa vuol dire essere visibili? Quali sono i passi necessari per migliorare la propria visibilità? Quali sono gli ostacoli che impediscono a certe persone di mettere in evidenza le proprie capacità?

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Leadership Feedback 360

Sviluppare la leadership a tutti i livelli dell’organizzazione è l’elemento essenziale per rendere molto più veloce, efficace  e snella la gestione di clienti e progetti. Il sistema Feedback 360°, che misura le competenze di leadership attraverso la percezione di colleghi, collaboratori e manager, fornisce alle persone e ai loro mentori uno strumento essenziale per raccogliere ile percezioni in modo strutturato, utile per poi costruire percorsi di sviluppo realistici e stimolanti. Le organizzazioni che utilizzano questo sistema sono consapevoli della loro leadership e sviluppano le proprie competenze in linea con l’evoluzione del business.


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MANAGERS’CAFE’ – 8 Marzo 2023: Cambiamento costante, team vincente

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In questi tempi in cui il cambiamento è una costante tutti stiamo imparando nel lavoro ad adattarci e ad essere flessibili. Riuscire a trovare questo equilibrio per noi stessi e nel contempo mantenere alta la motivazione delle persone con cui collaboriamo è la SFIDA DEL TEAM VINCENTE.  Vi aspettiamo al MANAGERS’CAFE’ di marzo, durante l’incontro metteremo le mani in pasta, o meglio, le idee in testa, per trovare soluzioni al caso aziendale di Simone.

MERCOLEDÌ 8 Marzo 2023   18.00-19.30
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IL CASO AZIENDALE: Simone è un nuovo manager che guida un team talentuoso e innovativo in un’azienda in continua evoluzione. Tuttavia, la natura dinamica del lavoro rende difficile mantenere una roadmap stabile per i progetti in corso. Non si ha il tempo di arrivare ad un risultato di progetto che le condizioni al contorno cambiano e si deve ripensare sia il piano che le delivery.  Simone personalmente ha imparato ad adattarsi rapidamente ai cambiamenti, ma ha notato che i suoi collaboratori spesso si sentono sopraffatti e confusi sulle priorità. Nonostante i suoi sforzi nella comunicazione con il team e i clienti, Simone teme che l’energia del team sia messa a dura prova e che la performance a lungo termine non sia sostenibile. Come stimolare il coinvolgimento e la motivazione del team quando incertezza e imprevedibilità sono una costante? Come equilibrare la necessaria reattività al cambiamento con un minimo di stabilità per il team? Come limitare gli impatti negativi sull’umore e sull’energia del team?

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MANAGERS’CAFÉ è gestito e facilitato dai coach e consulenti di Formazione Network, che mettono a disposizione la loro ricca e diretta esperienza di consulenza organizzativa e di sviluppo di leadership e di business. Sei un manager, un dirigente, un imprenditore,  un professionista? Ti aspettiamo al MANAGERS’CAFE’. Partecipando attivamente al MANAGERS’CAFÉ ti eserciti ad affrontare e risolvere i momenti problematici della tua vita.

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Business Coaching: Sviluppare la leadership

Il business coaching è un processo in cui un coach lavora con un imprenditore o un leader aziendale per aiutarlo a migliorare le prestazioni del suo business e affrontare le sue sfide professionali. I benefici includono una maggiore chiarezza degli obiettivi, un miglioramento delle prestazioni aziendali, un aumento della fiducia in se stessi.

Il coach ti fornisce un supporto prezioso per concentrare le energie  sui tuoi obiettivi, aiutando a mantenere il focus sulle azioni necessarie per raggiungere il successo.


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Le conversazioni del Managers’Cafè – La creatività come leva di successo

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Mercoledì 1 febbraio ci siamo incontrati per il consueto appuntamento con il salotto del MANAGERS’CAFE’. Nonostante il freddo ed un cielo nuvoloso, si è parlato di un tema tradizionalmente associato alla bella stagione ed alle rinnovate energie primaverili: la creatività. Così come non vi è un periodo dell’anno più adatto, allo stesso modo tutti possono essere creativi: ciò che è necessario è definire le migliori strategie per far emergere questa dote.

Per cominciare la discussione siamo partiti dalla storia di Aurora. Giovane project manager, Aurora si è affermata nella sua azienda grazie alle notevoli capacità organizzative e logistiche. La sua attenzione per i dettagli e la grande precisione nello strutturare le attività, le hanno permesso di ottenere la stima della dirigenza e di tutti i colleghi. Proprio per questa grande fiducia, il superiore di Aurora decide di metterla alla prova, chiedendole di implementare un progetto per il quale è necessaria una grande creatività. Si tratta di un arduo compito per Aurora; dovrà, infatti, uscire dalla sua confort zone fatta di schematicità ed organizzazione per confrontarsi con una qualità che non ha mai approfondito. La domanda, quindi, è: quali sono le strategie più efficaci e le risorse migliori per far fiorire la propria creatività in ambito professionale?

Per rispondere a questo difficile interrogativo si è deciso di delineare l’approccio utilizzato da un’azienda indissolubilmente legata alla creatività, la “Disney strategy”. Questa metodologia è stata implementata dalla Disney a partire dagli anni ’30 ed è tuttora in uso data la sua efficacia nella realizzazione della maggior parte dei più iconici cartoni animati dell’ultimo secolo. La “Disney strategy” prevede la successione di tre distinte fasi creative che non implicano solo diversi modi di pensare, ma anche diverse posture del corpo. La prima parte si può definire come quella del sogno ad occhi aperti. In questo momento è centrale la libera espressione di ogni idea sull’argomento, senza porsi limiti di realizzabilità o dilungarsi in critiche sulla pertinenza di esse. Per poter meglio sfruttare questo flusso di ingegno, il corpo deve essere in una posizione rilassata e tranquilla. La seconda fase è quella della realizzazione, durante la quale vengono definite le risorse e le azioni necessarie allo sviluppo concreto di ogni idea. Ancora una volta è importante procedere senza nessuna selezione, qualsiasi pensiero emerso nella prima parte deve essere considerato. Una postura eretta e vigile è la migliore per concentrarsi sui dettagli pratici. Il terzo ed ultimo passaggio del processo è quello della critica. Qui è richiesta la massima razionalità nel valutare e scegliere le idee migliori e maggiormente realizzabili secondo le proprie possibilità. Così come le maglie del colino si restringono, il corpo in questa fase è contratto e chiuso su sé stesso in modo da favorire la scrematura di tutto quello che si è pensato prima.

Al termine dei lavori dei tre gruppi chiamati ad utilizzare la “Disney strategy” per definire le migliori condizioni per stimolare la creatività in un team aziendale sono emersi diversi elementi in comune e spunti interessanti. In particolare, tutti i partecipanti sono stati d’accordo nell’individuare uno stretto legame tra creatività e benessere. Tutti i gruppi hanno, infatti, sottolineato la necessità di uno spazio adeguato a promuovere il massimo benessere in termini sia fisici che mentali. Un luogo in grado di suscitare la creatività anche in persone diverse a cui possono servire stimoli differenti. A tal proposito alcuni partecipanti hanno espresso la loro preferenza per una strategia che privilegi la critica sull’immaginazione. Al contrario della “Disney strategy”, alcune persone riescono a sviluppare le loro idee solo dopo averle preventivamente selezionate. In questo senso è stato chiaro come la creatività sia una dote che si manifesta in maniera differente venendo molto influenzata dall’esperienza personale di ognuno. Nonostante queste distinzioni, la discussione ha fatto emergere una posizione comune su un aspetto fondamentale per sviluppare al meglio questa dote. Si è, infatti, evidenziato come per essere creativi serva sempre un’azione di bilanciamento tra critica ed immaginazione. Il prevalere di una facoltà sull’altra porta inevitabilmente o alla definizione di sogni irrealizzabili o alla prematura bocciatura di idee valide. E voi cosa pensate della creatività? Avete esperienze in merito da condividere? Scrivetecelo nei commenti!

Un ringraziamento  a Davide Tanto per la redazione del post.

Vi aspettiamo al prossimo MANAGERS’CAFE’ mercoledì 8 marzo con un altro caso di business sul quale confrontarci insieme.

MANAGERS’CAFE’ – 1 Febbraio 2023: La creatività come leva di successo

Blog Feb_23

Iniziamo la stagione del MANAGERS’CAFE’ parlando di creatività. La creatività è oggi una competenza chiave per il successo proprio e delle organizzazioni. Abbiamo bisogno di creatività per affrontare la complessità del mondo in cui viviamo.  Nel pensiero comune la creatività è vista come un dono, ce l’hai o non ce l’hai. Tutti gli studi di neuroscienza cognitiva invece indicano che la creatività è una competenza e come tale nasce e può crescere in ciascuno di noi. Ma come possiamo imparare a riconoscerla nostra creatività e come coltivarla? In quali contesti e ruoli è diventata competenza chiave?
Ti aspettiamo per confrontarci creativamente su un tema attuale e dibattuto. Come ogni mese lo spunto di riflessione lo prendiamo da un caso aziendale. 

MERCOLEDÌ 1 febbraio 2023   18.00-19.30
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IL CASO AZIENDALE: Nella definizione degli obiettivi strategici dell’anno appena iniziato, la direzione di una media azienda tecnologica ha deciso di investire in un importante progetto interno di riorganizzazione del suo modo di gestire i progetti, per passare da una visione parcellizzata a breve periodo ad una di più ampia portata focalizzata sul portafoglio. La direzione è consapevole del fatto che chi verrà incaricato di portarsi a casa questo progetto dovrà possedere competenza tecnica, profonda conoscenza dell’azienda ed allo stesso tempo una buona dose di creatività.  La loro scelta di leadership cade su Aurora, una project manager senior solida, molto performante, determinata nel portarsi a casa gli obiettivi. Aurora è molto contenta della responsabilità che la direzione le affida. Sa di essere competente, organizzata e determinata, ma non si sente altrettanto sicura della creatività che la direzione le richiede. Sarà in grado di offrire una risposta originale al problema? Cosa deve fare per sviluppare la sua creatività? E quando avrà accresciuto la sua abilità creativa, che vantaggi nel trarrà la sua carriera? Aurora ha bisogno di confrontarsi su questi temi, e si rivolge al nostro Managers’ Cafè di Febbraio.

 

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WORKSHOP: OKR per ALLINEARE GLI OBBIETTIVI DI PERFORMANCE
L’inizio anno è il momento in cui fissiamo gli obbiettivi per lo sviluppo dell’organizzazione, del dipartimento e delle persone.  Per avere una coerente cascata di obbiettivi abbiamo organizzato il workshop  ALLINEARE GLI OBBIETTIVI DI PERFORMANCE con tutti i manager di un’azienda. In questo Workshop abbiamo introdotto la metodologia OKR.  Concentrarsi  su risultati che portano valore all’organizzazione, identificare una misura del livello di valore da raggiungere focalizza il lavoro dei team e degli individui

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Abbiamo imparato

I partecipanti sono molto soddisfatti perché con gli  OKR sono riusciti in poco tempo a definire obbiettivi monitorabili quantitativamente e coinvolgenti per i propri collaboratori. I collaboratori ed i team hanno iniziato a  lavorare con energia  ed impegno. Inoltre fissare obbiettivi in questo modo permette di  attivare un dialogo sulla performance tra manager, team ed individui  che durerà tutto l’anno.